sabato 23 giugno 2012

MaryTfiba. Storie di ordinaria adolescenza

Esplode il nulla e resto solo a difendermi dal buio, grido l’allarme che mi esplode dentro, perché noi siamo al mondo problemi diversi 

Il titolo è “Prima guardia” e al momento mi passa nelle orecchie smuovendomi una serie di ricordi. E’ solo uno dei tanti pezzi che ho ascoltato fino a perdere l’udito, cantato fino a perdere la voce, ballato fino a perdere le forze e condiviso fino allo sfinimento. 
Litfiba è per me sinonimo di adolescenza, ero infatti adolescente ai tempi del grande successo del gruppo. Ricordo ancora l’effetto “insieme” che queste note ci mettevano addosso. Ogni canzone l’associo a ricordi precisi, a persone con cui ho viaggiato fra i 16 e i 20 anni.

Lasciata la terra madre, ho ritrovato con Marinella, fra le tante cose, il piacere del rock targato Litfiba. Chi è Marinella? Uno spirito artista imprigionato allora nel corpo di una ragioniera, perché questo era il suo lavoro. Unica, originale e simpatica compagna di viaggio per un pezzo di strada. Ci siamo divertite se ci ripenso. Discoteca a mo' di religione, saletta nera (Cioè: NO house) e musica bellissima da ballare fino all'alba. Da lei ho imparato a guidare, ad usare la frizione in modo decente, e nello specifico, a ripartire in salita,  perché con la macchina ero un disastro, e lei ha compiuto il miracolo di farmi muovere sulle ruote. Ha provato anche con la ragioneria, ma un amico capisce quando l’altro ce la può fare oppure no, e in questo caso … no. 

Fra le tante cose, abbiamo visto insieme quello che per me era il primo concerto in assoluto, quindi il primo concerto dei Litfiba a Rimini, tipo 20 anni fa. Non c’era il tom tom, e avendo sbagliato… stadio?! ci siamo imbattute in file molto ordinate di fans che sembravano troppo grandi e composti. Il tempo di capire che lì si esibiva Lucio Dalla e siamo scappate ridendo a lacrime verso il caos di giovani sudati, smagliati (cioè senza maglia!) rasta o capelloni, ubriachi, parzialmente esaltati di fumo o di naturale esaltazione giovanile - tipo noi- 

Ai tempi ero una “giovane adolescente” di 20 anni e come tale –cioè da sedicenne- mi comportavo. Urla selvagge nella mucchia scomposta, coro sguainato stile "Lancio le corde vocali sul palco, tanto che me ne faccio domani?" e persino fuga oltre le transenne per abbracciare Piero Pelù al quale pensavo con religiosa contemplazione, come fosse un Dio moderno abilmente nascosto fra noi umani – sorrido- Non saprò mai che gli avrei detto, ma correvo come se avesse senso. Le altre dicevano che quel "corvo" con l’accappatoio nero non era lui perché era di spalle e “...ti pare che si ferma lì?”. Io sapevo che era lui, così sono partita alla “olio cuore”, saltando le transenne con un balzo leggero e disinvolto. Sentivo voci alle spalle che tifavano per me. Il corvo era lui. Mi ha vista arrivare e mi ha sorriso. Ero ad un passo quando il braccio di un gorilla mi ha fermata. Piero mi ha salutata con una mano ed è  svanito. Mi sono decomposta per la delusione, ma agguerrita come i pazzi,  ho promesso tutto il promettibile a quel poverino. Aggressiva, poi minacciosa, infine, quasi alle lacrime, e poi la resa, o mi avrebbe dato una pizza in faccia –meritatissima!-Ultimo tentativo “Ok, torno indietro da sola” ma niente. Mi ha scortata fino all’uscita, dove mi aspettava l’amica mia e un coro di ammirati. Mi sono sentita Ulisse al ritorno dalle sue epiche gesta. Ero felice nonostante il fallimento, perché gli adolescenti erano così, persino quelli di vent’anni, che adolescenti non erano più.
"Mi scuserai se parlo una lingua diversa". 
Grazie Marinella!









etc etc etc... 

http://www.litfiba.net/it/home-page
E' il sito ufficiale del gruppo. Per chi volesse darci un'occhiata.  Ovviamente nel tempo sono cambiati molto, ma trovo che sia stato bello crescere con loro. Se solo penso che la colonna sonora della mia adolescenza avrebbe potuto essere l'armata Brancaleone di Amici in verità non troppo amici che si struggono di struggente amore?!!!





PRIMA GUARDIA. 
Torri come pere, il silenzio è già passato
Nei corridoi resta il fumo della prima guardia
Uomo col fucile, il nemico è la tua noia
Sei prigioniero e resti solo a difenderti dal freddo
Nuoto nel nero, dove sfioro le tue mani
Poi apro gli occhi steso in aria, è la prima guardia
Esplode il mondo e resto solo, dalle mani nasce un fiume
L'alba è un miraggio, che mi esplode dentro
Mi scuserai se parlo una lingua diversa
Un anno è un secolo, 365 croci
E la tua privazione mi taglia la testa
Uomo col fucile, prigioniero della tua bandiera
E corri in tondo, testa in fumo, è la prima guardia
Torri come pere, ma il nemico non esiste
Esplode il nulla e resto solo a difendermi dal buio
Grido l'allarme che mi esplode dentro
Perché noi siamo al mondo problemi diversi
Un anno è un secolo, 365 croci
E la tua privazione mi taglia la testa; avevo una testa
Un anno è un secolo, 365 croci,
E la tua privazione mi taglia la testa
Grido l'allarme che m'esplode dentro
Perché lo so che siamo problemi diversi; lingue diverse.
Trasforma il tuo fucile in un gesto più civile!!

2 commenti:

  1. anche a me piacevano molto, ricordo uno degli ultimi concerti prima dell'uscita di pelù del '99 al palasport di pesaro. c'eri anche tu?

    orlando

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  2. No, nel '99 non c'ero. Era un periodo in cui mi ero allontanata dalla musica quasi senza rendermene conto. Poi però ci sono tornata. Mi fa stare bene, anche se vado a periodi. Ho avuto diverse stagioni. Ogni tanto mi affeziono a qualche gruppo o cantante :-) Litfiba sono parte di un bel passato emotivo. A volte li ascolto ancora, ma con altro trasporto. Forse è giusto così. :-) Ciao!!

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