martedì 7 agosto 2012

Da vicino niente è vero...


Era il millenovecento e qualcosa... 
Ero in prossimità della fonte del fiume Pescara, in Abruzzo, che è dove sono nata. 
Di fronte a me c'era un tizio a Caccia di moglie 
- La stagione sembrava propizia, ed io, la lepre nel bosco... -

@Luisa ... c'era una volta.
Poco importava che la moglie di domani fosse intelligente o stupida, capricciosa o arrendevole, bella o brutta... ricca o povera di quel che sia. 
La sola cosa che voleva era che fosse disposta ad inanellarsi di "Fede" quanto prima.

Di me voleva l'età, che era quella giusta per firmare contratti a vita e figurare bene nell'abito bianco. Era l'età perfetta per partorire figli a cui trasmettere tutta la gioia che noi due, tempo un anno, ci saremmo inventati dal nulla. 
Di me voleva la comodità di esserci già conosciuti in passato. Una fatica in meno... e poi ero Libera. Pratico. 
La mia reazione a uno dei discorsi più surreali che mi sia capitato di ascoltare è tutta qui, in queste facce e in queste pose impietrite che il mio mancato sposo ha pensato di immortalare così che me le ricordassi anche a distanza di secoli. (Vedi foto)
Per una strana ironia, molti anni prima era stato lui a dire di "no" a me, e non è che l'avessi presa benissimo. Ero adolescente, e allora non prendevo quasi nulla "Benissimo". E' che aveva tante cose da fare, la sua musica, i concerti, ed è stato un bene per tutti. Non gli servivo a niente, quindi mi ha messa via. 

Sono passati anni e non ci siamo mai più visti e sentiti, fino al giorno in cui "Passavo da queste parti", ma non c'era tattica. 
Passavo dalle sue parti, senza ricordarmi che sulla terra c'era anche lui, e l'ho visto per strada. Mi ha salutata e io mi sono fermata. Punto. Forse l'ho riaccompagnato a casa, non ricordo, ma ricordo bene quello sguardo, da subito pieno di ... intenzioni. 
Il suo orologio biologico si era impossessato della sua ragione, era oramai la sua priorità, veniva persino prima della musica, che aveva messo da parte per diventare Grande, perciò gli è bastato rivedermi  per decidere di "amarmi" alla follia, per tutta la vita. 
Quanto a me, ricordavo ancora i suoi vecchi "No" così motivati, ragionevoli e la cosa mi toglieva ogni tentazione che andasse oltre l'amicizia. 

A quanto ne so, oggi è felicemente sposato con una che è madre di figli altrui. Sono onestamente contenta per lui e per me, perché avrei potuto dire "si" per le stesse ragioni che lo portavano a me, e invece non l'ho fatto. Avrei potuto accomodarmi sulla sedia borghese del "così fan tutti" e invece non l'ho fatto. Ho preferito il "niente" al "qualsiasi", perché tendo a fare così e spero di non cambiare. 

Sono Adamo, tu sei Eva, sono il tuo serpente... ma vale anche al contrario
@Luisa. 

Giocando con quel po' di tecnologia che conosco, ho trasformato questa mia immagine in quello che mi sentivo al momento: Una pianta, radicata a terra, 
- TESA- piena di mele rosse, una tentazione, un frutto da cogliere.

Come Eva, a un passo da Adamo, ma ero anche il serpente. 

Tentatrice e tentata io stessa, alla fine ho preferito che le mele cadessero a fine stagione, che facessero i vermi e che se ne tornassero alla natura che le ha generate.


... E che non si dica mai, per nessun motivo, che se il mondo è caduto in disgrazia, è stato per colpa mia.



12 anni dopo....  
Per caso, ancora una volta, m'imbatto sulla sua strada. 
Siamo in prossimità di un binario morto vicino la stazione,  Pescara, di nuovo, ma non il fiume. Non posso dire che sia il mio giorno migliore, tutt'altro. Vederlo sapendomi vulnerabile mi  secca oltremodo, non per questo mi nascondo. Lui mi vede e -Vile- Abbassa lo sguardo, si volta dall'altra parte,  finge di non riconoscermi. La strada è molto stretta e se fossi  come lui -Vile- potrei fingere di non vederlo, ma fra i tanti difetti che ho, questo non è contemplato, con lui soprattutto.
Si fa così in fretta a dimenticare una candidata a moglie? Vorrei chiedergli mentre una vampata d'ira - e.s.a.t.t.a.m.e.n.t.e. c.o.m.e. a.l.l.o.r.a.- mi sale fino alle guance e roba che gli do una sberla per costringerlo finalmente a guardarmi in faccia e vedermi una volta per tutte. Vedermi per davvero.
Ovviamente gli ho strattonato un braccio e l'ho salutato, che gli piacesse oppure no. Vile. Non mi aveva riconosciuta, dice imbarazzato, a disagio, un po' di fretta, guarda l'orologio più volte -L' O.r.o.l.o.g.i.o-
Gli credo. 
Per ri-conoscere qualcuno, devi prima averlo conosciuto e noi non abbiamo avuto il piacere, solo la tentazione di incatenarci perché... così fan tutti. Io no

Perché ho scritto un post come questo? 
Potrebbe sembrare un fatto molto personale, ma in fondo non lo è. Sono certa che tanti hanno vissuto situazioni simili a questa in contesti diversi. Inoltre, solo io conosco il  nome della persona di cui parlo, e ho usato queste foto così che solo lui, a limite, possa capire che parlo di noi. 
Visto che dal vivo non sono mai riuscita a comunicarci davvero perché si era sempre dentro uno schema social-banale, spero tanto che per errore capiti qua e che  mi legga. Che sappia che la stronza che lo portava al limite di tutto, non ero io, ma quella parte di me che lo indagava per scoprire se aveva una personalità nascosta da qualche parte. Volevo capire se era me che voleva, o il mio stato sociale. Vorrei che capisse che lasciare la libertà a qualcuno che vuole perderla a tutti i costi, è il più grosso regalo che si possa fare al prossimo. 
-Se oggi sei sereno lo devi anche a me. 
Io invece, ti devo una delusione adolescenziale, e una delusione adulta. 
-Speravo di sbagliarmi e per un secondo ti ho pensato anch'io come ad un possibile "Futuro", ma solo un secondo. Saremmo stati terribilmente infelici, me l'hai confermato tu 12 anni dopo, girando la testa da un'altra parte mentre io, al solito, ti fissavo gli occhi. 


La solita mela...
IL MISTERO DI GIULIA. LITFIBA.

Gioie e noie di anni di convivenza
Per qualcuno sono una schiavitù.
La coppia in crisi genera cattivi odori
e poi mostri fughe ed altri guai

Bella e dolce in cerca di un'esperienza
Vuole un lui sensibile ai suoi guai
Vive insoddisfatta dell'esistenza
Cerca storia ad alta intensità

Bella e dolce ha sete di conoscenza
e vuole mascherarsi un po' con me.
La mia fantasia non ha coscienza
e la tentazione striscia verso lei.
Sogna Adamo, sogna d'Eva
E il suo nome è Giulia
Da lontano così vera
Sembra già sbocciare
Ah Ah
Perché la dolce tentazione di cambiare sapore
Mi fa pazzia'
E immagino la parte che è più buona in te
La parte più vitale che c'è in te.

Belle sponde in cerca di conoscenza
in adorazione di sua maestà.
Organi ghiotti e prensile ebbrezza
la mia caravella approda qui.
Sono Adamo
Tu sei Eva
Sono il tuo serpente
Da vicino mascherata ti potrò sfamare
Ah ah perché
La sana tentazione di cambiare sapore
Mi fa e ti fa
offrire quella parte più nascosta in noi
E il tuo mistero è una richiesta in più

 Tu sei una professionista o casalinga annoiata
Ci sei o ci fai
una contorsionista sull'anguilla infuocata
Ma il tuo profumo io lo conosco già
Ne tuo mistero c'è una sporca verità

Sono Adamo
Tu sei Eva
Sono il tuo serpente
Mi sembravi così vera e troppo familiare
E già
Sogni Adamo
Sogni d'Eva
E tu non sei Giulia
Da vicino niente è vero

Il mistero di Giulia
che non è più Giulia
Che pacco
siamo noi


@Luisa 

2 commenti:

  1. banale dirlo ma all'epoca facesti la scelta giusta. il matrimonio innesta situazioni e dinamiche molto complesse e solo l'intelligenza dei coniugi impediscono di trasformarlo in una palude in cui si rimane invischiati e si muore. anche i matrimoni che partono con le migliori premesse spesso naufragano miseramente, figuriamoci quelli che si fondano su basi poco solide...
    ciao
    o.

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  2. Avevo risposto oggi, ma la connessione mi ha fatto un brutto scherzo (Stronza!)

    Non credo che saprò mai cos'è il matrimonio, perché non ho mai incontrato nessuno che mi abbia ispirato anche solo il pensiero di farlo. Già la parola "Contrarre" matrimonio, mi mette l'orticaria. Lo farei solo se ci fossero ottimi presupposti di complicità, e la complicità non passa certo per "Tanto è ora, chi c'è c'è". Tutti meritano un po' di più, persino un coglione che di me non ha capito assolutamente nulla e ora si sente superiore, ma va a sapere perché!
    Non lo giudico per le sue debolezze, perché tutti ne abbiamo, ma per il fatto che non ne è a conoscenza. Si ignora del tutto e questo è grave fra gente matura.
    Il discorso è ancora lungo, ma che parlo a fare? :-) Notte!! E grazie del commento.

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