lunedì 17 dicembre 2012

Una buona idea Niccolò Fabi




Sono un orfano di acqua e di cielo 
Un frutto che da terra guarda il ramo 
Orfano di origine e di storia 
E di una chiara traiettoria 

Sono orfano di valide occasioni 
Del palpitare di un'idea con grandi ali 
Di cibo sano e sane discussioni 
Delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali 


Orfano di tempo e silenzio
Dell'illusione e della sua disillusione
Di uno slancio che ci porti verso l'alto
Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare

Di ogni mia giornata che è passata
Vissuta, buttata e mai restituita
Orfano della morte, e quindi della vita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Sono orfano di pomeriggi al sole,
delle mattine senza giustificazione
Dell'era di lavagne e di vinile,
di lenzuola sui balconi , di voci nel cortile
Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Link alla canzone, via you tube.

4 commenti:

  1. molto bella... la cosa non mi sorprende, pur non conoscendolo a fondo lo apprezzo come uno dei migliori artisti italiani in circolazione. noi quarantenni ci sentiamo sempre un po' orfani o delle occasioni perdute, o delle illusioni giovanili o più semplicemente di una vita che non ci soddisfa..

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  2. Trovo che il testo sia bellissimo. Uno che ha perso il figlio piccolo piccolo che scrive di sentirsi orfano è già immenso di suo, perché di norma sono i figli che, quando perdono i genitori, diventano orfani, mai il contrario. Poi, dietro alla dimensione personale che fa il bilancio di quel che è stato, c'è una denuncia politica, a un passo dalla fine, che mi porta a rileggere tutto il testo con altri occhi.
    "Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza
    Di una democrazia che non sia un paravento
    Di onore e dignità, misura e sobrietà
    E di una terra che è soltanto calpestata
    Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
    Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita"
    Concordo anche sulla stima verso la personalità di Niccolò. Mi pare un tipo che merita attenzioni.

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  3. sì, ho saputo a suo tempo della sua tragedia personale. ricordo molto bene anche l'occasione in cui appresi questa notizia: stavo sfogliando il giornale in un bar di portorecanati mentre aspettavo che i pargoli terminassero con il centro estivo, quindi doveva essere luglio.. mi si gelò il sangue. ricordo che provai a mettermi nei suoi panni, nei terribili panni di un genitore che perde un figlio.. e mi venne da piangere.

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