mercoledì 1 gennaio 2014

Correva l'anno 1914

#BuonaLaPrima
  Nel senso che le citazioni sono messe lì come fosse una coincidenza. La storia spesso lo è.  

James Joyce 
Sono passati cento anni da allora, era l'alba della prima guerra mondiale, ma il primo gennaio del '14, il mondo non poteva ancora saperlo. Al massimo, qualche antenato di Paolo  Fox potrebbe aver scritto un oroscopo generico del tipo: "La seconda metà dell'anno sarà problematica, per via di Saturno e Marte...soprattutto". 
Nascevano in questo anno, opere che ancora oggi ci pesano sul cervello per grandezza, ma allora, non è detto che se ne rendessero conto. 

Apollinaire, solo un anno prima aveva scritto "Alcools", e si preparava a cambiare i connotati alla poesia più di chiunque l'avesse preceduto. (Sono tanti quelli che l'hanno dimenticato, ciò non toglie che egli sia vissuto) 

Picasso, sulla scia di Cézanne, iniziava a scomporre le immagini, dando origine all'ormai noto "cubismo". Proust era nel mezzo della sua ricerca del tempo perduto, il libro dei libri, il romanzo dei romanzi, anche se, nell'immediato, non si può dire che gli portò chissà quanta gloria. Joyce invece, dava alle stampe il suo "Ritratto di artista da giovane", e "Gente di Dublino", due testi importantissimi per il giovane autore dell' a-venire "Ulisse" (... anche per me, per dirla tutta). Gide, nel 1914 si inoltrava nei sotterranei del vaticano, ed il meglio della sua produzione, doveva ancora nascere. 

E' del 1914 "Cabiria", il colossal di Pastrone che influenzò Griffith, il regista per antonomasia, per la sua opera omnia e controversa: "La nascita di una nazione".

La carrellata potrebbe durare ancora, ma al momento non mi viene in mente altro. Correva l'anno, in effetti... e segnò l'inizio di una guerra sanguinaria e forse inutile, ma allora il mondo non lo poteva sapere. 

Per logica analogia


Un fine anno col botto. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha voluto chiudere il suo 2013 con un'ultima minaccia, quella di un «disastro nucleare» nella penisola coreana se si dovesse arrivare a una nuova guerra.

Un chiaro avvertimento lanciato anche agli Stati Uniti: «Non ne saranno indenni», ha dichiarato Kim in un messaggio diffuso dalla tivù nazionale in occasione del passaggio al nuovo anno.

«Siamo di fronte ad una situazione nella quale anche un piccolo incidente militare accidentale può condurre ad una guerra totale», ha avvertito il numero 1 nordcoreano.

Mercoledì, 01 Gennaio 2014

8 commenti:

  1. di questi 100 anni ne ho vissuti ben 47 anch'io, piano piano sto diventando un "classico" come i libri che hai citato, ;) che ho letto tutti tranne la recherche. non ho ancora avuto il coraggio di affrontarla, nonostante mia moglie, appassionata di letteratura francese, mi abbia più volte spinto a farlo.
    o.

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    1. Ti piacerebbe!! Sei troppo giovane ancora! :-)) Ma se insisti, lo diventerai!!

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  2. per il momento ho affrontato I FRATELLI KARAMAZOV, prima o poi arriverà anche il turno di Proust.. ;)
    o.

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    1. Se ti dicessi che Proust non l'ho letto manco io? Quando mi avvicino, mi prende l'ansia da prestazione. Ogni riga mi pare che debba restituirmi il mondo, così mi distraggo... ma prima o poi, come dici tu...

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  3. quando deciderai di affrontare l'impresa fammi un fischio, magari cominciamo insieme per farci coraggio a vicenda.. ;)
    o.

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    1. Se posso evito, ormai da Proust ci si aspetta troppo, e soprattutto... è troppo lungo! Io mi perdo per molto meno :-) Ma mi riservo di cambiare idea! Sarai prontamente avvertito, ovvio!

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  4. allora adesso invece di studiare esco perchè c'è il sole,vado in libreria, cerco una versione de la recherche usata, e la affronto come se fosse un romanzo qualsiasi, scritto da uno qualsiasi in un epoca qualsiasi così forse me lo godrò appieno...
    Bel blog ;)

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    1. Esci perché c'è sole, e visto che ci sei... goditi lui! :-) Per Proust avrai tutto il tempo! Anzi, mi sa che farò lo stesso!
      Grazie!!

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