giovedì 31 luglio 2014

Scolpire in piazza Sant'Ippolito PU

Luglio 2014.


E' da poco terminato l'evento che, ogni anno a luglio, riunisce curiosi e scultori a Sant'Ippolito, un grazioso paese raggiungibile tramite superstrada (direzione Fano-Urbino). La zona è quella di Fossombrone. Una volta usciti dalla superstrada, basta seguire le indicazioni, o chiedere al bar che si trova nell'unico bivio "deviante" (svoltare a sinistra!!)

Si può amare il caos delle grandi città, e la loro iperattività compulsiva, e allo stesso tempo, si può avere simpatia per questi nuclei urbani in cui vige la tranquillità che è propria dei paesi. I panni stesi sul terrazzo, le sedie fuori casa per chiacchierare la sera, le porte di legno, tenute su a chiodi, le scale, la panoramica sulla vallata, il campanile, i bellissimi incastri di case su case, i garages e le grotte, i bambini che si rincorrono attorno alla fontana, senza contare il piacere del vento, che nei monti mi appare sempre più carezzevole che in città. 
La scuola elementare, oltre a svolgere le sue funzioni istituzionali, ha un giardino che funge da atelier all'aperto per gli scalpellini, cioè artisti che lavorano la pietra per poi esporre i risultati del loro creato.
Link alla pagina facebook: Clicca qui!! 
A quanto ne so, durante l'inverno si tengono dei corsi, e chiunque può partecipare (per eventuali info, date uno sguardo alla pagina Facebook e da lì, prendete contatto.)


Sono venuta tre volte a Sant'Ippolito nel corso degli ultimi anni. La prima l'associo all'ultimo mio "viaggio" con la poderosa (Vedi "i diari della motocicletta") ma nel mio caso, era un' amatissima Renault Clio nera, che di lì a poco, è morta sul campo, con mio enorme dispiacere, in cima alla salita infatti, il motore sbuffò acqua, e tornare a casa fu davvero un'impresa. Non sapendo se mettermi a piangere e sbattere i pugni per terra, o godermi il momento, scelsi la seconda opzione, e se una lacrimuccia scese, fu in prossimità di una scultura dal titolo: "desiderarsi altrove", perché in verità, era proprio lì che in quel momento volevo stare. 

Ieri l'ennesima visita al paese, con una nuova poderosa, non mia, pertanto speravo che l'incubo non si ripetesse, e così è andata. Sollievo! Ho visto artisti a lavoro, e polvere ovunque, ma niente di invivibile, dunque una forma di felicità tutta personale. 
La voglia di farmi prestare qualche scalpello mi ha sfiorato la mente, non fosse altro che per sporcarmi le mani e respirare quel clima "artiste". 
Come sempre ho apprezzato la bellezza del paese, e sapendo dove si trova, sono tornata alla bottega che per anni è stata il luogo in cui mi penso quando le mura di casa mi stanno strette. 
Parlo della bottega di Natalia Gasparucci, artista locale, che permette a chiunque voglia, di visitare il suo laboratorio che è anche sede di esposizione. Ho trovato cambiamenti che me l'hanno fatta amare ancora di  più. Pareti di un rosa molto acceso, e anche verde bottiglia, che fanno da contrappunto ai sassi del vecchio edificio, e lì espone i suoi meravigliosi lavori ad un passo dal laboratorio e dalla grande finestra che dà sul verde. 
Non conosco il sentimento dell'invidia, ma qui, e solo qui, mi prude lo stomaco dalla voglia di avere anch'io un posto così, questo per l'esattezza, e se si chiama invidia, me ne dispiace, ma è più forte di me, anche se non supera la soglia del ragionevole. 
Se capitate da quelle parti, vi consiglio di andarci, anche se ormai la festa è finita. Di certo poi vi verrà voglia di tornarci. 

su Flickr- Foto mia. /
L'artigianato ha qualcosa della chirurgia estetica,
ma non ne vorrei mai l'estinzione. 


Link alle mie foto su Flickr dell'ultimo viaggio a Sant'Ippolito: Link.
Album del 2007 Link  

2 commenti:

  1. per andare a urbino quella superstrada l'ho fatta parecchie volte e spesso mi sono domandato se valesse la pena visitare i paesini che di volta in volta venivano indicati alle varie uscite. mi sembra che questo S. Ippolito valga una visita prima o poi. ciao
    o.

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