venerdì 10 settembre 2010

Ta Soeur.

Omar Galliani
Cemento su mattoni.
Servono molte vite per costruire una città.
Fumi. Fissi il vuoto. Spalmi
Cemento su mattoni.
Bocca chiusa. Pugni chiusi.
Cemento e mattoni.
E’ talmente piccola la tua città.
Fumi e fissi il vuoto. Occhi ostili
–Ostile-
Parli e mi fai male.
                   Non guardarmi
                   Non pensare
                   Non smettere
                   Non fai male.
Vedo che hai pronto il sale. Sai Sempre dove aprire.
                   Non fai male.
Usi lettere appuntite pensate per bucare, entrano infatti e fanno male.
                  Non ti fermare.
                  Mordi, stringi –Entra- e fammi male
che è da preferire al ben pensare.
Cadono mattoni.
E’ talmente piccola la tua città.
Serve cemento. Servono mattoni.
...
Non ti fermare, sii forte. Domani voglio ricordare.                            

"Ta soeur"

                                              "...
                                             Pour chatier ta chair joyeuse
                                             Pour meurtrir ton sein pardonné
                                             Et faire a ton flanc étonné
                                             Une blessure large et crueuse
                                             ..."
                                            Charles Baudelaire.


Rileggo queste parole a distanza di tempo, ed ho voglia di oscurare il tutto, tanto è forte l'influenza del Maestro che mi ispira. La terrò in memoria di quanto sia difficile creare qualcosa di originale, soprattutto in poesia. La terrò in memoria del fatto che se voglio poesia, devo andare chez Baudelaire.

   

                                              

Nessun commento:

Posta un commento