@ In un breve periodo ... blu! |
Blogger io?
Faccio "lo scrittore" da quando avevo sei o sette anni, non ricordo bene, so solo che un giorno qualcuno mi ha costretta alla penna. Era un qualsiasi settembre "obbligatorio" e indossavo un grembiule rosso a quadretti bianchi. Ero mancina, un sinistro errore che mi è stato corretto a forza, in nome di dio e contro la strega o il diavolo, a scelta. Da allora, fra una cosa e l'altra, non ho più perso il vizio, come tutti voi.
Sono anche "un'artista", infatti da piccola disegnavo sempre, ero fissata con l'anatomia e la prof di Arte alle medie, mi odiava perché lei insegnava i fiori, le case, le solite bottiglie, ed io stavo sempre a rompere su come si fa un naso, un braccio... e questa posa? Ancora oggi a volte mi ostino.
Esercito da un decennio almeno, il mestiere del "critico" perché ho perso il gusto del compromesso storico e tendo a dire ad alta voce quel che non mi piace, per questo, a maggior motivo, amo elogiare, col dovuto impegno ciò che trovo interessante ed i blog (mi) servono soprattutto a questo.
Quanto alla vita, poca cosa tutto sommato, se la si guarda dal cortile di una singola esistenza.
Quanto alla vita, poca cosa tutto sommato, se la si guarda dal cortile di una singola esistenza.
Ironia a parte, per qualche strano motivo, chi non gestisce un blog si sente a volte superiore rispetto a chi lo fa. Avere un profilo Facebook non è troppo diverso, idem per G+, Pinterest, Twitter eccetera. Blogger è semplicemente più ordinato, forse un po' più pensato e questo è quanto. Si tratta di un mezzo di comunicazione e non è detto che chi lo usa si senta un parente stretto di Joyce. Oddio, dipende. Io no, anche se lo vorrei. Il blog è prima di tutto un'opportunità per misurarsi con le proprie abilità linguistiche e comunicative, per scoprire i propri limiti, e rendersene conto, forse, aiuterà a superarli.
Sentiamo per caso il bisogno di una bella citazione? Eccola qua.
"I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo". Ludwig Wittgenstein
Che altro è un blog?
Quanto a voi, se non vi piace ciò che leggete o vedete, siete liberi di andare oltre e anche piuttosto in fretta, non mi offendo. Se vi piace, restate o se arrivate or ora, benvenuti!
Un uso ma anche un abuso del web.
A volte se ne ha l'impressione netta e ci si sente un po' male però, per fortuna, la fruizione non è obbligatoria e ciò aiuta a convivere col "senso di colpa" che s'impossessa di chi si sente inadeguato.
A volte se ne ha l'impressione netta e ci si sente un po' male però, per fortuna, la fruizione non è obbligatoria e ciò aiuta a convivere col "senso di colpa" che s'impossessa di chi si sente inadeguato.
What else?
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