De Nicola, De Gasperi, Terracini. Firma ufficiale. La costituzione italiana. Archivio luce -Video- |
COMINCIA COSI'
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
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Rivolta operari ALCOA. ROMA. settembre 2012 |
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Un qualsiasi annuncio di lavoro. "Età compresa fra 18 e 35 anni" ... e gli altri? Che ne è della presunta "elasticità?" "Ottime capacità comunicative" "NO già occupati" ... e la libertà? |
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Che si fa dopo i 29 anni? E che faranno queste ragazze dopo il terzo licenziamento, quando anche loro avranno superato l'età della digni-età? |
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Contratto senza fine. |
infine:
In chiave cattolica... BEATI GLI AFFLITTI PERCHE' SARANNO CONSOLATI! ... Da chi, non è stato specificato. |
Ps: Ho scritto questo post molto prima che Benigni rendesse pubblica la sua decisione di trattare l'argomento in prima TV. Il mio è un approccio volto a mostrare le incoerenze fra quel che dovremmo essere e quel che siamo diventati, il suo è stato un approccio molto più esplicativo.
Luisa.
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