Sono un orfano di acqua e di cielo
Un frutto che da terra guarda il ramo
Orfano di origine e di storia
E di una chiara traiettoria
Sono orfano di valide occasioni
Del palpitare di un'idea con grandi ali
Di cibo sano e sane discussioni
Delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali
Orfano di tempo e silenzio
Dell'illusione e della sua disillusione
Di uno slancio che ci porti verso l'alto
Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare
Di ogni mia giornata che è passata
Vissuta, buttata e mai restituita
Orfano della morte, e quindi della vita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Sono orfano di pomeriggi al sole,
delle mattine senza giustificazione
Dell'era di lavagne e di vinile,
di lenzuola sui balconi , di voci nel cortile
Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Link alla canzone, via you tube.
molto bella... la cosa non mi sorprende, pur non conoscendolo a fondo lo apprezzo come uno dei migliori artisti italiani in circolazione. noi quarantenni ci sentiamo sempre un po' orfani o delle occasioni perdute, o delle illusioni giovanili o più semplicemente di una vita che non ci soddisfa..
RispondiEliminaTrovo che il testo sia bellissimo. Uno che ha perso il figlio piccolo piccolo che scrive di sentirsi orfano è già immenso di suo, perché di norma sono i figli che, quando perdono i genitori, diventano orfani, mai il contrario. Poi, dietro alla dimensione personale che fa il bilancio di quel che è stato, c'è una denuncia politica, a un passo dalla fine, che mi porta a rileggere tutto il testo con altri occhi.
RispondiElimina"Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita"
Concordo anche sulla stima verso la personalità di Niccolò. Mi pare un tipo che merita attenzioni.
sì, ho saputo a suo tempo della sua tragedia personale. ricordo molto bene anche l'occasione in cui appresi questa notizia: stavo sfogliando il giornale in un bar di portorecanati mentre aspettavo che i pargoli terminassero con il centro estivo, quindi doveva essere luglio.. mi si gelò il sangue. ricordo che provai a mettermi nei suoi panni, nei terribili panni di un genitore che perde un figlio.. e mi venne da piangere.
RispondiEliminaBrutta cosa.
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