Carrie Bradshaw in Paris... this is the end? |
Sarah jessica Parker, 49 anni, NY, in arte Carrie Bradshaw. #SexAndTheCity
Giornalista freelance, scrive una colonna dal titolo "Sex and the city" su un giornale a NY, da cui, il nome della serie.
"Il sesso e la città", per quei due che non l'avessero visto, non è pornografia, ma sociologia urbana. Non mancano scene esplicite tuttavia, non ci si fa caso, perché … lo sanno fare.
Il telefilm inizia nel 1998 e si conclude nel 2004. 94 episodi. Solo? Sì. Il successo è immediato, planetario, pluripremiato (Grammy Awards, Golden Globes e qualcosa ancora). Poi è finita, con uno scontato lieto fine, presumibilmente pilotato dal sito e relativi questionari “vorresti che Carrie stesse con X, Y, Z?” e da lì si sono orientati.
Negli anni non si è mai smesso di trasmettere la serie in TV, e il gradimento da parte del pubblico, è ancora molto alto. Volendo guadagnarci ancora un po’, i produttori hanno optato per un film. Un errore, ovviamente. Poi ne hanno fatto un altro... errore bis.
Carrie fa la giornalista, ha molto tempo libero, e indaga tutto il tempo sulle questioni amorose. Fra le sue fissazioni, le scarpe. Prezzi esorbitanti per un giornalista, ma è una fiction, e nessuno ci fa caso. Promuove in modo esponenziale la passione della femmina per il notebook, possibilmente Apple, comunque portatile. Miranda, avvocato, è la meno bella delle quattro, forse per questo, può sembrare in principio la più stereotipata e mascolina. Nel corso della serie, sarà “drammaticamente” femminilizzata, ma è comunque il personaggio preferite da quelle come me, un po’ scettiche, un po’ curiose, mediamente divertite. Samantha, fa la Pr ed è la più disinibita delle quattro. E’ la più grande d'età. La serie inizia con il festeggiamento del suo compleanno, e così finisce (Errore! Inizia con il compleanno di Miranda, e finisce coi 50 di Samantha) E’ sessualmente libera, ed assolutamente adorabile, quando non esagera, cioè spesso. Charlotte, gallerista impeccabile, sempre! La più puritana e borghese, anche se non disdegna le sue urbane trasgressioni. Ha qualcosa delle persone che se anche non ci devi spartire nulla, ti piace, o non ci trovi ... niente di male.
Mr Big, è l’uomo ricco della city, molto sicuro di sé, quasi imprendibile, frequenta modelle, fino a quando… negli anni troveranno tutte un uomo, perché va bene promuovere il diritto alla singolitudine, ma 50 è il tetto massimo, poi bisogna adeguarsi, e loro lo fanno. La sola con figli è l’avvocato. A seguire Charlot; una l’adotta, una la fa. Carrie e Samantha invece, niente. Un personaggio affatto secondario della serie, è la città, che si trova anche nel titolo.
Quelli della big apple, imprenditori nati, hanno creato un itinerario turistico, per chi volesse visitare i luoghi del setting, quasi più triste che andare nelle case che furono dei santi.
Quelli della big apple, imprenditori nati, hanno creato un itinerario turistico, per chi volesse visitare i luoghi del setting, quasi più triste che andare nelle case che furono dei santi.
L'idea iniziale, deriva da un romanzo omonimo di Candace Bushnell, ma gli sceneggiatori ci hanno messo del loro. Ognuno ha partecipato con aneddoti, cose vissute, e questo rende il film, effettivamente vicino alla vita di allora a NY, e non solo, visto il successo.
Quando Carrie dice che, giunta a NY, non mangiava per comprarsi “Vogue”, sta citando parti di vita sua, perché, nata nell’ OHIO, promossa attrice dai genitori sin da piccola (ha una filmografia impressionante per mole, anche se per tutti è Carrie e poco altro), si sposta nella grande mela, ma è tutt’altro che semplice. Letteralmente, salta i pasti, fino a quando arriva il provino fortunato.
Nella foto iniziale è a Parigi, per inseguire un russo egocentrico, artista, maschilista e pure odioso. Per luli ha lasciato rivista, articoli, amiche e NY, ma capisce di aver sbagliato. Nella prima foto del post, si trova a Parigi, in una prestigiosa pasticceria, si sente sola così riempie i suoi vuoti coi dolci. Sola come un cane, col cane, annoiato quanto lei.
-Vita da cani? Evidentemente no, ma gli standard di queste donne sono molto alti, quindi persino Parigi può risultare loro noiosa. Dimenticavo! Guardare la serie in lingua, può essere molto utile per ripassare l'inglese in pillole. Senza di loro, avrei mai saputo che "I did my number two?" Significa "Ho fatto la cacca?". Lo escludo!
Link a due video intitolati "a farewell", che fanno il punto del tutto... se verrà cancellato dal tubo, cercatelo comunque dal web, qualcosa verrà fuori!
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