mercoledì 28 marzo 2012

Prima-vera.. teoria e tecnica.


La foto è stata realizzata da me. 
La primavera è ufficialmente arrivata a farci compagnia.
Si capisce dalla palpebra pesante e costantemente insonnolita che s'indossa con poca nonchalance, dal repentino cambio climatico scandito in termini di secondi che fa impazzire chiunque abbia il brutto vizio di vestirsi prima di uscire di casa. Voglio dire...Farà caldo? Caldino? freddo? tutti e tre? Bisogna vestirsi "a cipolla" dicono. Che significa? A strati. Detto questo, beccare l'abito giusto è davvero difficile per chi soffre il freddo, non tollera il caldo e soprattutto, non s'intende per nulla di ortaggi e simili.

La foto è mia, ma i fiori sono morti da un pezzo. RIP.
Perché prima-vera?
...Un po' come per Medico "Legale", viene da chiedersi se per caso gli altri medici siano delinquenti. Certo che no! Era per dire. Se andiamo a vedere c'è pure la guardia medica e non indossa la divisa militare. Sta solo in guardia, qualora un disgraziato si senta male proprio di sabato sera, magari verso le tre di notte, perché così vuole il caso o la sbornia sfuggita di mano. 

Per le stagioni è diverso. Estate, autunno, inverno e prima-vera. Sono quattro e lei, la primavera, è la sola a sentire di doversi giustificare. L'impressione è che tutto quel che le sta alle spalle, sia frutto di una lunga menzogna da nascondere. La neve, guarda caso, scende proprio in inverno e come un'immensa coperta, nasconde il mondo investendolo di magica apatia, che è quella del bianco omologante. Un tempo scendeva a Natale, e la cosa faceva molto "Ambiente natalizio". Ora scende a gennaio, febbraio, a volte pure marzo, e fa molto... fuori tempo massimo, provocando scontento generale- cosa fra le più semplici, in un periodo in cui essere scontenti fa praticamente curriculum.
La foto è mia, ma i fiori sono morti da un pezzo. RIP.


Perché la natura si è sfasata?
Come tutti noi, la poverina ha perso il senso della misura, e il 2012, anno bisestile, passerà alla storia, fra le tante cose, per le epiche nevicate che hanno sommerso interi centri abitati, dal nord al sud, creando enormi disagi e persino dei morti. Nemmeno il governo tecnico è riuscito ad impedire questa specie di catastrofe naturale.
(Non che non ci abbiano provato).
E’ un governo di buona volontà, sebbene...del tutto inefficace. Lo spread gioisce, la gente sempre meno,  persino i ricchi hanno da lamentarsi, i poveri invece, stranamente smettono. Serve un po' di neve per cancellare qualche bruttura di troppo e godersi la purezza del bianco. Forse questo pensa la natura, però a volte esagera.


Questo è il terrazzo di casa di mia madre, 
completamente ricoperto di neve.
Piante sommerse di neve.
E quel filo, dove di solito si stendono i panni... idem!

« Mais ou sont les neiges d'antan? »
Chiedeva Villon nel lontanissimo quattrocento, ovvero nel XV secolo, che è quello che precede il sempreverde ed universale Shakespeare,  l'uomo, ovvero il genio che qualsiasi cosa dici o pensi, lui l'ha già detta e pensata in tempi non sospetti!...Si sono sciolte Villon! Se l’è riprese la terra le nevi di un tempo, e l'ha fatto con una specie di resurrezione al contrario! Dall'alto dei cieli verso il basso della terra. Stando alla logica di Dio, quelle nevi sono finite all'inferno.
Anche Villon se n'è andato, il poeta giullare, che si legge Vijon, così come “Chantilly” si legge Sciantiji , perché semplicemente, in francese la doppia elle si legge iJ -circa- ma per noi italiani la cosa non è mai stata un problema, nel senso che non ci facciamo caso e la elle la leggiamo tutta, singola o doppia che sia. 

La prossima tappa si chiama estate.
Caldo. Costumi, mare per chi ama il mare. Montagna per chi ama la montagna. E scazzo per chi d’estate assiste all’implacabile resa dei neuroni, pochi ed affaticati, che da un giorno all'altro decidono che di pensare, non hanno alcuna voglia. Ferie! Se ne riparla a settembre!! E si sfiora lo sgomento se a settembre è più caldo che ad agosto –piovoso- perché il neurone, anche quello di buona volontà, a una certa si rompe di quest’altalena climatica.


Dove voglio andare a parare con questo vagare di tastiera? 
Banalmente… non esistono più le mezze stagioni, ed è un vero dramma per chi sa vivere solo in mezzo.

@ Luisa

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