sabato 11 gennaio 2014

"Ri-tratto di donna" a Senigallia.

Sab 12, dom 13 gennaio 2014: I giorni rimasti per poter vedere la mostra.


L'artista è Michele Droghini, in arte "Geos". Il soggetto che sceglie di rappresentare è ... "le deuxième sexe" direbbe Simone de Beauvoir (la citazione è volutamente, come dire..."alta"?) ma in questo caso, la riflessione sul tema viene da un uomo, e siamo in tutt'altro contesto storico-culturale. 
La voce "narrante" è quella dell' artista,  che crea passando per la materia, e non solo per le lettere, che pure non mancano nel luogo dell'esposizione (Galleria expo ex di Senigallia -sotto la Rocca Roveresca) così come non mancano oggetti concreti, che danno una valenza di "performance" ad una mostra che racconta nello stesso luogo e momento, la visione artistica e gli elementi che hanno contribuito a farlo maturare negli anni. 
Di che oggetti si tratta? 
Valigie attempate, che restituiscono il sapore antico dei viaggi, non low cost o last second, come usiamo noi "moderni", ma i viaggi di una volta, quelli che sembravano dover durare parecchio. Di lì alla metafora del ricordo, e del "Bagaglio di vita", il passo è breve. L'oggetto da me preferito in assoluto, la valigia, che da sola racconta meglio di tante parole, il moto a luogo, l'andare... e l'andare, si congiunge col presente, rappresentato da un portatile, che forse è lì per caso, non glie l'ho chiesto, comunque si sposa col resto, perché oggi ci si muove parecchio on line, e non vale di meno. 
Suggestivi anche i drappi di cotone bianco che un tempo venivano usati per il corredo delle donne, e che nella mostra vengono usati per "arredare" vecchie casse portaoggetti. 

La struttura della galleria, fatta di archi e di pseudo stanze, favorisce la divisione per temi, o se vi pare, "capitoli", "sottotitoli", e se andrete a vedere la mostra, Geos vi spiegherà tutto quel che vorrete sapere sull'argomento e anche le ragioni del suo pseudonimo al quale, mi è sembrato di capire, è legato soprattutto perché gli ricorda l'adolescenza, gli inizi, anche se oggi si sente più "Michele" che Geos. 
...da "Vivere Senigallia" dell' 11/01/2014
Link all'articolo  

Dalla foto che ripropongo, si può notare la scelta di materiali diversi da quelli ai quali, usualmente, si associa l'arte dei murales, alla quale il nome dell'artista è legato da anni. L'idea di dare vita a un ritratto con delle bombolette, per quel poco che so dell'argomento, è un'impresa parecchio ardua. (Stile: Mi misurai... e mi arresi!) ma la costanza, e la passione permettono il raggiungimento di buoni obbiettivi, che nel caso di Michele, si coniugano anche con buoni intenti, visto che parte del ricavato dei suoi lavori, andrà all' ANDOS, Associazione Nazionale Donne Operate al Seno. (Link al sito per Senigallia

Potrei dire tanto altro, ma sarebbe superfluo, quindi ribadisco il consiglio di andare alla mostra, di portare amici e bambini, perché ...sarebbe stupido non farlo!?


Nb: Di Geos ho già  parlato in un blog dedicato alla questione controversa, e anche un po' ridicola di "Cicciolina", ovvero un murales (Questo si, sul muro) che ha smosso umori ed indignazioni parecchio immotivate. Si è voluto scomodare pure il santissimo padre, il quale ha risposto, mi pare, con tono ironico, perché si può credere in Dio oppure no, ma bisogna saper riconoscere i "pericoli" dove essi sono davvero, e un ritratto avente a tema una ...ex parlamentare, che è stata anche pornodiva, non mi pare il peggio che ci possa capitare.   
per capirci.... 
Link all'altro articolo ... potrebbe succedere che il link vi rimandi (non so bene come mai, ma non è grave visto che pensiamo la stessa cosa) ad un altro blog dal titolo "La piaga di velluto", dove il tema è stato trattato in modo ironico e lievemente canzonatorio, perché semplicemente, lo meritava! 

Link al profilo facebook(Clicca su questa scritta)
Tel: 333 29.69.85.3


Nessun commento:

Posta un commento