mercoledì 10 settembre 2025

"Beje Tour" a Castelplanio il 12 settembre 2025

Vivere, è passato tanto tempo... 
Benedetta Blasi. "Beje". 
E pensare che domani sarà sempre meglio... 


Venerdì 12 settembre, ore 21:00,Castelplanio AN...
"...Care le mie Super effervescenti Bolle del💖un altro weekend sta per arrivare e noi non ci faremo trovare impreparati. Due saranno gli appuntamenti di questo fine settimana a cui non potrete mancare.🎈Si parte Venerdì 12 Settembre, alle ore 21:00 🎈 a Castelplanio, anzi per la precisione, Macine di Castelplanio (AN). Saremo ospiti della Manifestazione "Batti il Cinque" Festa dello Sport e delle Associazioni al Parco Ghandi.  Per noi non sarà una serata come tutte le altre, questa volta ci sarà un qualcosa in più che già a distanza di qualche giorno iniziamo a percepire 😪 Il Parco Ghandi, dista praticamente 100 metri dalla casa in cui è vissuta la nostra "BEJE" (Benedetta Blasi) a cui abbiamo dedicato come ben sapete il nostro intero Tour 2025. Capirete che l'emozione è tanta e che ci piacerebbe anche che voi, cari amici, possiate partecipare in massa, per omaggiare la nostra Piccola Stellina 💫 che ci ha guidato dall'alto per tutto il nostro cammino Estivo. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, se non che funzioneranno Stand Gastronomici con le migliori prelibatezze della zona e che potrete quindi essere con noi già dalla cena. Vi aspettiamo" Mirco Cerioni.

Il "Beje Tour 2025", è un ambizioso e fantastico Spettacolo che si è svolto nel corso dell' estate su palchi di ogni misura e location. Tutto ha avuto inizio presso il Teatro Concordia di Cupramontana, il 26 aprile, e da lì, è stato un susseguirsi di date al mare, in collina ed anche in montagna. 

Ai nostri occhi cambiavano i colori degli ambienti, ed il clima è stato torrido, ma anche clemente, a volte piovoso, quasi mai troppo invalidante. 
La partecipazione del pubblico è stata sempre molto affettuosa e costante, e questo segna il successo del progetto. Le Bollicine, fino alla fine, sono state animate da un grande desiderio, ovvero rendere omaggio a Beje, ad ogni singola data, dimostrando che si può stare "leggeri" anche con abiti  "pesanti", e questo è Beje che ce lo ha insegnato. 
La perdita di qualcuno rappresenta un fatto terribile, lo sappiamo tutti, e allora, ciò che si poteva fare per Milena, Damiano e Beatrice, era cantare il ricordo di qualcuno che fisicamente è altrove, ma con lo spirito è ancora con noi, e con noi rimarrà anche alla fine di questo lungo viaggio fra luoghi ed emozioni, mentre il mondo serenamente impazzisce, abituandoci a normalizzare oscenità che, di norma, non andrebbero tollerate neanche cinque minuti. 
C'è qualcosa di indecifrabile nel potenziale umano, sia quando eccelle che quando precipita nel buio, nell'orrore, nel male assoluto. 
I rimedi io non li conosco. So che abbiamo bancali di libri di storia nei quali sono narrati  fatti troppo  simili a quelli a cui stiamo assistendo.  Saperlo, regala poco spazio alla mia idea di "possibile". Tuttavia, la mia scelta, la sola possibile, è di comportarmi, come individuo, nel migliore dei modi col prossimo. Circondo di attenzioni le persone che ho vicino, perché anche questo è un antidoto alla barbarie umana che vediamo fra un video sui gattini e uno sulla nail art. 
Il nostro è un mondo cinico, a tratti spietato, ma non è soltanto questo. Ci sono persone come Beje che ci insegnano cose di continuo. 
Ho partecipato ad un numero indefinito di serate ed ogni volta, quando la voce di Beje esce dal tempo e quasi sussurra "Fate della vostra vita una storia luminosa e straordinaria" , ho il nodo alla gola, perché queste parole le ha dette una ragazza di vent'anni, la stessa che sapeva, intuiva il suo destino, ma non si è fatta scoraggiare. Anzi, ha insegnato ai suoi parenti la forza, il coraggio, la sopportazione dell'assenza con l'arma del sorriso. 
Stimo enormemente Milena,  Damiano, Beatrice, perché stanno esaudendo il desiderio di Beje, e cioè di essere più forti delle avversità della vita. 


La canzone di Beje è "Vivere", e qui di seguito, abbiamo un momento iniziale del Beje Tour (qui eravamo al Sirolo). 



Infine, intuisco fra le righe che le persone hanno bisogno di inquadrare le situazioni e la gente, e quindi si chiedono che ruolo io abbia in questa storia. 

Non sono una giornalista, non sono una scrittrice, non sono una social media manager (detesto la parola "Manager"), non sono una fotografa, non sono una video maker, non sono un'addetta a questo e neanche a quello, non sono dipendente di-da nessuno. 
Sono una che scrive. Questo blog esiste dal 2009 ed è nato su un tetto di Parigi, in piena epoca Bohème personale. Prima, scrivevo dei tragici diari a penna che conservo per ridere di me e per compiacermi circa un innegabile miglioramento nello stile e, grazie a dio o a chi per lui, nei contenuti. I social hanno quasi distrutto il blog, e di questo mi dispiaccio. 
 
Conosco Le Bollicine dai loro esordi, ma nel 2018 mi è successo un fatto parecchio allucinante, che oggi mi fa ridere, quella volta faceva sanguinare gli occhi. A quel punto potevo scegliere se odiare anche Vasco Rossi, giacché mi venivano le stimmate alle prime note di ogni sua canzone, o se volevo usare questa occasione per cambiare testa, visione, passi. Per assurdo che mi sembri ancora oggi, ho fatto una cosa che non faccio mai, e cioè mi sono data una serissima e faticosissima possibilità. Ho cambiato molte cose della mia vita, e dio se ho fatto bene! Sono una di quelle che può dirsi "Cambiata", anche se nei fatti rimaniamo sempre noi, ma sulle sfumature si può lavorare. 

Immagino non serva spiegare che, da lì in poi, mi sono avvicinata a Le Bollicine, perché per me sono una strada che porta a casa. Ho cominciato a conoscerli uno ad uno, e con loro, molta gente che li segue, e ripeto, a costo di sembrare noiosa... di questi tempi, costruire comunità tutto sommato virtuose, non è il peggio che possa capitare. 

A ciò aggiungo Beje, che ho visto soltanto due volte, ai concerti. Sono molto colpita dalla sua storia. E' verissimo che non siamo tutti uguali. Alcuni sono non più belli, non più ricchi, non più simpatici o più intelligenti, ma più...alti! Vedono le cose dall'alto, come le aquile, e io la gente così, la amo senza riserve. 

Ivan Graziani cantava triste: "e non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei". "Lei" non era Beje, perché noi continueremo a parlare di lei, come è giusto che sia. 


"Fate della vostra vita una storia luminosa e straordinaria"


Ci vediamo Venerdì, a Castelplanio, vicino a casa di Beje, di Milena e Damiano e di Beatrice! 

Luisa. 

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