lunedì 17 novembre 2014

Omaggio alla poderosa.

...a ognuno la sua! 


Stanchi del solito buco dell’ozono? Vi sentite perseguitati dalla minacciosa pompa della benzina, che, self-y- oppure no, come un’arma vi punta le spalle e domanda denaro in cambio di rari chilometri orari? Questo insolito clima dolce vi appare fuori stagione… o finalmente imparerete a vedere il bicchiere mezzo pieno? (Alluvioni a parte e… siamo certi di essere “solo” fuori tema?)
La poderosa!
A ognuno la sua. 
Insomma, il rimedio è semplice e quasi economico. Il mezzo più ecologico dopo le scarpe che sia mai venuto al mondo, si chiama bicicletta! Due ruote, forza motrice a base di muscoli o batteria per i più pigri (anche se in quel caso, si è meno eco-logici), freni per fermarsi, e istinto per non morire ogni volta che si attraversa una striscia pedonale che forse hanno chiamato così, in nome di quello di cui si fanno certi automobilisti quando l’attraversano sperando sempre, a loro insaputa o forse in piena coscienza, di stecchire qualcuno –Vedi i volti smarriti del pedone che, credente o no, poco prima si scopre mistico, e poco dopo, ha quasi sempre una bestemmia in gola-

La bici, se uno ha fantasia, è come una logica evoluzione del cavallo (In versione bipede) che per secoli ci ha trainati, in cambio di poco, e regalandoci la visione perfetta dell’animale-macchina, che bell'animale! e che bella macchina! Col senno (?) di poi è finito in pentola, perché contiene…ferro! Anche la bici, per la gioia degli onnivori compulsivi e fieri, ma vi sfido a farla alla griglia da qui all'eternità!
Come Erri de Luca, penso che il mondo appartenga a chi viaggia a piedi, però a seguire ci metto chi va in bici, e subito dopo, chi usa il treno, infine, chi usa macchina ed aerei che, senza dubbio va più lontano, ma “lontano” è un concetto da rivedere, mi sembra.

Un minuto di seria riflessione:
Il gas serra è ai massimi storici. Entro quarant'anni saremo sulla via del non ritorno, ma nessuno se ne fotte. I TG, che sono ancora il vettore più diretto fra gente a casa e fatti del mondo, enfatizzano in modo romantico, cioè artistico-letterario, i cataclismi naturali, tipo le esondazioni barra alluvioni. Danno la colpa al fato, alle nutrie, al clima che non è più lo stesso. Tendono a personificare questa donna ostile e crudele che uccide famiglie intere, distrugge case, fa crollare strade: La Natura! Il rimedio si limita alla "Massima allerta", poi si passa alla cronaca nera, al razzismo sempre più malcelato, le solite cose insomma.

La parola d’ordine sulla bocca dei più, è ancora “crescita”, e di questa moriremo due volte, come individui e come sistema.

Se vi capita di usare il treno, vi troverete in mano un biglietto lungo due chilometri (10 cm erano più che sufficienti, infatti, ricordatevi di chiedere quelli a fasce orarie se e quando si può!). Nel retro vi informano che il mezzo meno inquinante di tutti, è proprio lui, il treno, però non vi spiegheranno da nessuna parte perché la tratta aerea: Ancona-London Stansted costa 20 euro, e la tratta: Senigallia-Pesaro con un IC costa 7 euro (30 chilometri si e no), e con un regionale attorno ai 3 euro (chi non ha la carta di credito e il web, “paga” 1,50 di penitenza…alla cassa) In tutto ciò, la grande prediletta, incoraggiata, preferita, rimane la macchina, il veicolo, l’automobile. Costa un botto ad personam, e ogni personam che ce l’ha o l’ha avuta, qualcosa ne sa. RC auto, bollo, benzina, tagliando, gomme stagionali, riparazioni varie ed eventuali, batterie scariche o finite, multe, dramma del parcheggio etc.
In nome della macchina si costruiscono sempre più strade, superstrade, autostrade, complanari. In cielo ci sono più mezzi che in terra ormai (alza gli occhi e vedrai) i treni invece…sempre meno, e quelli che rimangono costano un po’ troppo perché sono di lusso e super veloci. Un giorno se vi avanza un secondo, spiegatemi dove andate con tanta fretta!
Piste ciclabili? Scherziamo?

Vi lascio una canzone adolescenziale,in memoria di quel tempo idilliaco delle grandi utopie, che il tempo provvederà a modo suo a mandare a male. Il tema è però, l'invito al "ritorno". Si può? 


Guardami negli occhi e prendi la mia anima
Forse sto cadendo e ho voglia di ridere
Stavo naufragando, ridevo sempre di più
Vorrei toccarti fra mille miglia di vuoto.
Stanno uccidendo il mare e noi li lasciamo fare
L'indifferenza è comoda
L'ipocrisia, peste
Peste, peste, e comincia la festa
Peste, peste, mosche intorno alla testa
Peste, peste, quanta gente in festa
Peste, peste, mosche intorno alla testa
Guardami negli occhi e prendi la mia anima
Forse sto morendo e rido sempre di più
Vorrei toccarti fra mille miglia di vuoto.
Stanno uccidendo il mare e noi li lasciamo fare
L'indifferenza è comoda 
L'ipocrisia, peste
Peste, peste, e comincia la festa
Peste, peste, mosche intorno alla testa
Peste, peste, quanta gente in festa
Peste, peste, mosche intorno alla testa



Nessun commento:

Posta un commento